(Adnkronos) – "Noi come Anci riteniamo urgente superare l'attuale logica del costo storico nella ripartizione del fondo nazionale trasporti, una logica che oggi non fotografa più la realtà dei territori, né i bisogni emergenti di mobilità . Il sistema è fortemente sbilanciato, soprattutto per quei comuni che sono in crescita con esigenze turistiche o stagionali e quindi ne soffrono le conseguenze. Ci sono tutta una serie di innovazioni che sono arrivate post Covid come le esigenze dello smart working o il pendolarismo che è fortemente cambiato. Tutto questo rischia di sovrapporsi in maniera erronea con la mobilità turistica e quindi essere confliggente con la stessa. Sono cambiate le esigente del Tpl e spesso non trovano risposte nell'offerta turistica tradizionale, soprattutto quella su gomma incapace di essere competitiva per velocità , puntualità ". Lo sottolinea Vito Parisi, vicepresidente dell’Anci con delega al Tpl, in occasione del convegno di Asstra.  "Quindi riteniamo che sia corretto sperimentare ed estendere una tariffazione innovativa e dinamica -aggiunge Parisi-. Occorre costruire, alimentare il valore del trasporto pubblico locale a 360 gradi con politiche pubbliche a livello urbano. Noi dobbiamo parlare di diritto alla mobilità che è uno dei diritti fondamentali che ci permette anche di poter tenere assieme tutte quelle problematiche che riguardano la congestione dei grandi centri urbani, le problematiche delle aree interne e c'è un tema sotteso all'innovazione e alla maggiore capacità decisionale degli enti, ma sono necessari i dati per gestire la mobilità , compresi quelli complementari in sharing il tal senso occorre rivedere in modo organico tutta l'apparato normativo del servizio pubblico non di linea penso ai taxi e agli Ncc affinché siano effettivamente integrati con il trasporto pubblico locale", conclude Parisi. —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
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