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Riforme, Ciriani: “Premierato va avanti, vediamo se in Aula entro pausa estiva” – Video
(Adnkronos) – ''Onestamente dalle opposizioni ho visto sollevare un clamore e una polemica senza senso…''. Luca Ciriani, ministro per i Rapporti con il Parlamento, è seduto sul divanetto del Transatlantico a Montecitorio dopo aver posto, a nome del governo, la fiducia in Aula sul decreto in materia di attuazione delle misure del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Ciriani respinge al mittente le accuse del centrosinistra di ''nuove forzature'' e conferma l'intenzione dell'esecutivo, annunciata ieri in capigruppo, di voler riprendere il premierato dopo mesi di stallo in Commissione per portarlo a luglio, insieme alla riforma della separazione delle carriere. La Camera si troverebbe così a lavorare in estate su due riforme costituzionali, anche quella della giustizia, oltre che al premierato. Ma questo scenario, assicura all'Adnkronos Ciriani, non deve allarmare, anche perché, sorride, ''è irrealistico approvare le due riforme a luglio, a meno che non ci sia un miracolo e in quel caso ben venga…''. Nessuna forzatura, dunque. ''Durante la riunione dei capigruppo", ribadisce, alla presenza del presidente Fontana, abbiamo semplicemente indicato anche la riforma del premierato tra le priorità del governo entro la pausa estiva di Ferragosto. E' un'attività ordinatoria che non prevede obbligatoriamente l'approvazione in seconda lettura del premierato. Semplicemente sta a significare che la prima Commissione, che è competente sulla riforma, riprenderà in mano l'argomento: può concludere le audizioni, può magari fissare un termine per gli emendamenti e verificare se ci sono anche le condizioni per arrivare in Aula entro la fine di luglio e l'inizio di agosto. Non ci dimentichiamo che il premierato – rivendica Ciriani – fa parte del programma del governo del centrodestra e a noi sta a cuore mandarlo avanti". Riguardo, invece, la separazione delle carriere, spiega Ciriani, "la questione è più semplice. Abbiamo chiesto, con la maggioranza, la calendarizzazione in seconda lettura al Senato per giugno. Attualmente la capigruppo ha fissato per l'11 giugno la data di arrivo e in Commissione c'è un forte ostruzionismo, ma la maggioranza ha chiesto di andare avanti. Mi rendo conto che è una forzatura, ma necessitata dal fatto che le opposizioni continuano a fare ostruzionismo sulla separazione delle carriere e non intendono accettare soluzioni condivise". Il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Lucia Ciriani, ribadisce la volontà del governo di chiudere la partita sulla separazione delle carriere entro l'estate ma non chiude la porta e lancia un appello alle opposizioni. ''Abbiamo chiesto, con la maggioranza, la calendarizzazione in seconda lettura al Senato per giugno'' della riforma sulla separazione delle carriere. La capigruppo ha fissato "per l'11 giugno la data di arrivo". In Commissione "c'è un forte ostruzionismo ma la maggioranza ha chiesto di voler andare avanti''. ''Capisco che è una forzatura'', ma ''necessitata dall'ostruzionismo del centrosinistra che ''non vuole accettare soluzioni condivise". ''Se "c'è la volontà di trovare una data alternativa all'11 giugno purché sia una data certa, senza andare alle calende greche, per arrivare in Aula sempre entro il mese di giugno, ma senza l'uso di canguri o altre forme anti-ostruzionistiche, il governo è a disposizione". Ciriani insiste: ''Serve la buona volontà da parte delle opposizioni che fanno il loro mestiere di opporsi, usando gli strumenti a loro disposizione, ma anche il governo ha il diritto e il dovere di fare e approvare le riforme''. A tal proposito il ministro per i Rapporti con il Parlamento ricorda che ''il testo in seconda lettura sulla separazione delle carriere è al Senato da molti mesi. C'è stato tutto il tempo per esaminarlo e discuterlo". Adesso, avverte l'esponente di Fratelli d'Italia, ''è il tempo di arrivare a conclusione. Se lo possiamo fare, lo facciamo insieme, in maniera concordata e ordinata con le opposizioni, altrimenti l'unica strada è quella indicata dalla capigruppo: il richiamo in Aula del testo per la metà di giugno''. ''Non c'è nulla di strutturato, ci sono chiacchiere e discussioni che si fanno di solito tra i partiti all'interno di maggioranza. Non c'è nulla di definito. Lo ha detto anche il ministro Casellati" aggiunge Ciriani a proposito della legge elettorale che, secondo indiscrezioni è oggetto di trattative sotto traccia tra i leader del centrodestra per una riforma. Ribadisce che Fratelli d'italia è a favore delle preferenze, ma ha rinviato ogni giudizio a un tavolo nazionale, quando sarà definita la partita sul premierato legata a doppio filo con quella sul sistema di voto. "Noi di FdI'', dice all'Adnkronos Ciriani, "siamo storicamente per le preferenze ma vediamo. Ricordo, comunque'', tiene a sottolineare, che ''la legge elettorale è un elemento necessario della riforma del premierato. Non c'è quindi premierato senza legge elettorale. Per questo dico che è un po' presto per parlare di riforma del sistemo di voto. Prima dobbiamo capire i tempi con cui il premierato verrà approvato in Parlamento e successivamente decidere sulla legge elettorale''. (di Vittorio Amato) —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
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