CALCIOMERATO AS ROMA LUCUMI – Archiviata la nomina di Frederic Massara, la Roma può finalmente immergersi a pieno titolo nel mercato estivo. Sul taccuino del nuovo ds e di Gian Piero Gasperini spicca un’urgenza chiara: rinforzare il cuore della difesa con un profilo affidabile, abituato al calcio italiano e già pronto per le geometrie a tre del tecnico piemontese. Secondo quanto riferito da Sky Sport, il primo nome cerchiato in rosso è quello di Jhon Lucumí, classe ’98 del Bologna, reduce da due stagioni di costante crescita sotto la guida di Thiago Motta e Vincenzo Italiano.
L’interesse giallorosso, però, si è scontrato con la posizione rigidissima del club emiliano. Da Casteldebole filtrano messaggi eloquenti: per il centrale colombiano non verranno ascoltate offerte al ribasso. Il prezzo è scritto nero su bianco nella clausola rescissoria – 28 milioni di euro – valida fino al 15 luglio. Una cifra alta ma non proibitiva in senso assoluto, che diventa però pesante in rapporto ai paletti del settlement agreement UEFA e alle altre priorità di mercato della Roma (esterni e attaccante su tutte).
Massara e Ranieri hanno sondato il terreno, tentando di capire se si potesse aprire uno spiraglio per una trattativa “creativa” – magari con bonus o contropartite – ma il Bologna ha chiuso la porta. Lucumí ha manifestato la disponibilità a cambiare aria per fare il salto in una piazza di maggior respiro, tuttavia non intende forzare la mano e, soprattutto, non chiederà la cessione a condizioni diverse dalla clausola.
A Trigoria restano due strade. La prima è lo sforzo economico: pagare la somma in una sola soluzione e assicurarsi subito il difensore, confidando che la cessione di almeno un big (Angeliño o Abraham i principali indiziati) alleggerisca il bilancio. La seconda è virare su piste meno onerose: in Ligue 1 piace ancora Charlie Cresswell del Tolosa, mentre in Germania è monitorato Zeno Debast dell’Anderlecht. Tutti profili giovani, più accessibili, ma che richiederebbero un periodo d’ambientamento in Serie A.
Gasperini spinge per un centrale pronto, abile nell’uno-contro-uno e nel dettare la linea alta: Lucumí risponde perfettamente all’identikit. Toccherà ora al nuovo management valutare se la clausola da 28 milioni sia il prezzo giusto per blindare la difesa o se il pragmatismo – e i conti – spingeranno verso soluzioni alternative. Il cronometro scorre: dopo il 15 luglio, senza accordo, il Bologna potrà negoziare a cifra libera… ma difficilmente più bassa.
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