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Sarri: “Teso? Meno che in Sangiovannese-Montevarchi”

"La partita in cui ho sentito più pressione è stata un Sangiovannese-Montevarchi in Serie C", dice Maurizio Sarri sul derby

Maurizio Sarri

ULTIME NOTIZIE AS ROMA LAZIO SARRI – Maurizio Sarri prova a ridurre le tensioni del derby dell’Olimpico, scrive La Gazzetta dello Sport. «La partita in cui ho sentito più pressione è stata un Sangiovannese-Montevarchi in Serie C. Ma questa è sicuramente una partita che dentro lo stomaco qualcosa ti muove, la senti, la percepisci. Non è una gara normale, ma qualcosa di molto di più. È una delle sfide più importanti d’Europa. Un onore giocarla, sarebbe bello farlo al 110% delle proprie possibilità».

Dal tecnico della Lazio uno sguardo alla Roma: «È una squadra forte, questo ci porta ancora di più sulla partita con la testa». E soprattutto il punto della situazione sulle difficoltà dei biancocelesti. «Dobbiamo migliorare in tutto: è un percorso da completare. In questo momento i giocatori sono più propensi a pensare al movimento da fare che a giocare a calcio. Questo li blocca un attimo. C’è qualcosa che ci impedisce di giocare al 100%, anche a livello tecnico. La percentuale dei passaggi riusciti non è quella di una squadra che vuole stare nell’alta classifica».

Ma ci sono anche degli strascichi a livello psicologico. «La sconfitta col Milan, a livello di spogliatoio, può aver lasciato qualche scoria. La squadra ha fatto bene le prime due gare, a Milano è stata in grande difficoltà: qualcosa dentro è chiaro che può essersi rotto. Ma è normale perdere delle partite, le reazioni devono esserci. In allenamento tuttavia non vedo una squadra spenta, ma bella viva».

Carica Sarri sprona la Lazio ad avere fiducia in se stessa. «Tra tanti difetti bisogna pure avere la consapevolezza di aver dei pregi. La Lazio è stata cinque volte sotto nel risultato e ha fatto comunque 8 punti. E poi alcuni numeri: l’anno scorso la squadra aveva una media di 8,9 punti ogni 5 partite, ora ne ha fatti 8. E prendeva 7,2 gol ogni 5 partite, ora ne ha presi 7 . Inoltre, nel campionato scorso segnava 8 gol ogni 5 partite di media, ora siamo a quota 12».

Direttive per l’attacco. «Gli esterni devono giocare più vicino a Immobile e muoversi di più senza palla o andare a prenderla di più negli spazi. In area Pedro ha qualcosa di più rispetto a Felipe Anderson, che non sempre segue l’azione. Comunque ho allenato tanti giocatori forti, ma uno potenzialmente forte come Felipe l’ho avuto raramente. Ha doti straordinarie, le ha tirate fuori in piccola parte. Deve avere una crescita nella convinzione e nella cattiveria, perché altrimenti diventa uno spreco di talento. Felipe può essere un crac a livello internazionale».

Una vittoria nel derby sarebbe l’ideale per dare la svolta alla stagione. «Una partita che mi intriga tantissimo, poter dare una soddisfazione al popolo laziale sarebbe qualcosa di grandioso». E Sarri fa leva sull’orgoglio della Lazio. «Spero che la scintilla scatti stasera (ieri, ndr ) , domani può essere già tardi».



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