Altra vittoria per la Roma grazie al gol di Perotti su calcio di rigore, concesso per fallo, quanto meno dubbio, su Kolarov. Tre punti fondamentali, viste le vittorie di tutte le squadre che precedono la Roma in classifica, che permettono ai giallorossi di rimanere attaccate alle prime quattro e di allungare sulle inseguitrici. La Roma continua il suo cammino verso la testa del campionato grazie alla vittoria meritata e mai in discussione contro il Crotone, complice una grandissima difesa, solo 5 le reti segnate. Ieri sera la difesa è stata più che perfetta: l’esordiente Karsdorp ha fatto vedere di che pasta è fatto, Moreno e Fazio hanno chiuso ogni pericolo e Kolarov è stato monumentale, ma questa non è più una notizia. L’inedita coppia centrale, due difensori abili con i piedi ma poco veloci, ha funzionato benissimo, anche perché di fronte ci si trovava uno dei peggiori attacchi del campionato. L’intelligenza calcistica ed il senso di posizione di Fazio e Moreno hanno permesso ad Alisson di non avere mai pericoli seri, le uniche parate del portiere brasiliano sono state molto semplici.

Anche il centrocampo è stato perfetto, con Gonalons che, tolta la partita no contro il Qarabag, si sta dimostrando un ottimo ricambio per De Rossi, essendo, il francese, un regista puro. Uno di quelli che a Roma non vedevamo da molto tempo. I suoi passaggi sono stati preziosissimi per le fasce giallorosse, da dove sono partite tutte le azioni pericolose costruite nei 90 minuti contro il Crotone. Proprio le fasce sono sempre di più il punto di forza della Roma, perché nel 4-3-3 del mister Di Francesco queste sono vitali al fine di costruire l’azione offensiva. I movimenti a tagliare degli esterni d’attacco, in questa giornata Under e Perotti, permettono ai terzini, che chiamare così è riduttivo, di avere delle autostrade a disposizione. Kolarov, infatti, è stato il più pericoloso dei giocatori della Roma perché, oltre ad essersi conquistato un rigore, è riuscito con la sua costanza a creare sempre la superiorità numerica sulla sinistra.

Diverso il discorso della fascia destra dove Karsdorp ha avuto compiti più difensivi nel primo tempo, permettendo a Nainggolan di allargarsi in modo tale da poter scardinare la rocciosa difesa dei calabresi. Gerson, invece, che ha giocato mezzala in questa partita, ha continuato a dimostrare quanto stia crescendo negli ultimi incontri, facendo valere i suoi centimetri ed i suoi chili per recuperare moltissimi partite.

In attacco, invece, se Under non ha giocato bene e Dzeko non è stato molto efficace, con tutto che ha colpito il suo quarto legno stagionale, Perotti ha fatto il lavoro per tutti. È stato lui ha sbloccare la partita ed è stato lui a creare maggiormente scompiglio nella difesa avversaria, grazie alla sua capacità di saltare l’uomo con il primo tocco di palla.

La vittoria finale è stata merito di tutti i giocatori, compreso anche l’allenatore, il quale sembra quasi che abbia portato quel cinismo che mancava alla Roma. Perché come ha detto Perotti a fine partita, la Roma queste partite l’anno scorso le avrebbe pareggiate. Invece no, perché una Roma cinica è riuscita a conquistare tre punti fondamentali giocando con le marce basse, anche perché sabato c’è il Bologna, per un’altra partita importantissima, e martedì sera il Chelsea, dove i giallorossi si giocheranno gran parte del passaggio del turno di Champions. Due impegni importanti che andranno affrontati come sa fare questa “nuova” Roma targata Di Francesco.

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