Alessandro Florenzi, giocatore della Roma

Infortuni e ricadute sono rischi del mestiere, certe volte pero la sfortuna si accanisce col malcapitato di turno e sul più Bello ti co stringe a tornare al punto di partenza. E’ il caso di Alessandro Florenzi, ripiombato nell’incubo crociato a pochi giorni dal rientro in prima squadra. Nuova operazione, nuovo countdown: ha ricominciato da zero dopo aver sfiorato il dieci. Si stava allenando con la Primavera di Alberto De Rossi quando ha provato a fare un «velo», ma la gamba gli è rimasta piantata nel terreno e il ginocchio sinistro si è girato, come lo scorso ottobre a Reggio Emilia. La dinamica del crack ha fatto subito pensare al peggio, la prima lastra ha aumentato i cattivi presagi e gli accurati esami svolti a Villa Stuart hanno confermato la rottura del legamento ricostruito dal Professor Mariani quattro mesi prima.

Venerdi 17 il secondo intervento, con entrambe le articolazioni interessate: il chirurgo ha dovuto «aprire» anche il ginocchio destro per prelevare una sezione del tendine rotuleo con cui ha sostituito il legamento rotto. I tempi di recupero saranno più lunghi dei precedenti, cinque i mesi pronosticati dal bollettino medico del club. Ma con l’estate di mezzo, Florenzi avrà modo di fare con calma e farsi trovare pronto per settembre. «Questa volta – conferma Mariani – i tempi saranno leggermente più estesi, perché sono intervenuto anche sull’altro ginocchio. Si arriverà a luglio, avrà tutto il tempo di guarire senza fretta». A chi lo incolpava di eccesso di velo cita nella riabilitazione dopo la prima operazione, il Professore della nota clinica romana ha replicato: «I tempi erano perfetti, gli stessi di Rüdiger, Capradossi, Mario Rui e Ponce. Si parla di 4 mesi, col giocatore che alla fine del terzo viene restituito al club. E al controllo del primo febbraio Florenzi era ok. I preparatori della Roma lo hanno seguito con grande attenzione, hanno il loro protocollo, io sul ritorno in campo del giocatore non posso dire niente. Io quando opero non ho la pretesa di fare dei Robocop, non posso garantire che non ci siano altri incidenti».

L’umano col numero 24 è rimasto aVilla Stuart fino a lunedi scorso, dopo un controllo di routine è stato dimesso ed ha preferito l’uscita sul retro per tornare a casa con la famiglia, senza essere disturbato dai cronisti presenti. A mente fredda ha poi scritto sui social network un messaggio di speranza, con citazione della canzone «Combattente» di Fiorella Mannoia: «Chi non lotta per qualcosa ha già comunque perso. E anche se il mondo può far male, non ho mai smesso di lottare… Grazie a tutti». «I campioni si rialzano sempre. Daje Florenzi», gli auguri di buona guarigione scritti su uno striscione al Colosseo.

L’esterno si è rimesso a lavoro e sta seguendo la nuova tabella di recupero, che per ora prevede solo fisioterapia ad alte dosi e riposo. Gli step li conosce a memoria, tapis roulant e piscina gli terranno compagnia per qualche tempo: l’obiettivo è fare la fase finale della preparazione estiva con la squadra.

(Il Tempo – E. Menghi)

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