Giorgio Perinetti

Giorgio Perinetti, direttore generale del Genoa, ha rilasciato un’intervista a Teleradiostereo parlando della sfida contro la Roma, in programma domenica pomeriggio.

Direttore, che cosa è accaduto quest’anno al Genoa?
Sono arrivato a stagione inoltrata e ho trovato una squadra che si allenava bene e con intensità ma era un po’ scossa dai risultati che non arrivavano. Le sconfitte con Napoli e Spal hanno poi costretto la squadra a perdere un po’ di fiducia. Abbiamo scelto Ballardini perché conosceva l’ambiente, quello del Genoa è un problema per lo più mentale ma anche la sfortuna ci ha messo lo zampino. Nonostante le buone prestazioni non sono arrivati i punti, certo è che dei difetti ci sono stati e degli errori anche.

Bertolacci oggi ha dichiarato che la Roma è più forte ma il Genoa se la può giocare. Come vedete voi questo match e quale può essere la dimensione di questo giocatore?
Andrea si sta avviando verso il recupero, l’esperienza con il Milan non è stata positiva, anche per i tanti infortuni, ma speriamo che ora trovi continuità. Ha ritrovato Ballardini che già in passato è stato il suo mentore e speriamo di recuperare lui come tanti altri giocatori. Certo è che affrontiamo la Roma, che fino ad ora ha fatto vedere che squadra è. Di Francesco ha avuto un impatto molto positivo sul gruppo e sono sicuro che possa lottare contro la Juventus e il Napoli per lo scudetto. La Roma ha fatto passi da gigante in pochissimi mesi, Monchi ha fatto già vedere delle cose molto importanti e lo conosciamo tutti. A Siviglia ha fatto cose straordinarie e alla Roma ha dimostrato già cosa intelligenti. Ha intuizioni straordinarie e più avanti potrà fare ancora meglio.

Potrebbe giocare Lapadula, ha recuperato la condizione?
Ha avuto una stagione inizialmente travagliata per problemi fisici. Anche lui sta recuperando e per noi è un giocatore e un investimento importante. Ballardini lo utilizzerà quando sarà pronto e non so se sarà già domenica.

A Venezia ha incrociato Filippo Inzaghi, il suo percorso da allenatore è stato particolare, lei che l’ha conosciuto: come lo giudica?
Dal settore giovanile al Milan che stava cambiando proprietà ha trovato qualche difficoltà ma al Venezia sta facendo un lavoro importante ed è sotto gli occhi di tutti. Non mi meraviglierei se il prossimo anno venga scelto da un’altra squadra.

Stadio di proprietà e Dino Viola: cosa mi dice?
Avere uno stadio di proprietà è necessario per la Roma e per ogni squadra di Serie A. Devo dire che Dino Viola ha combattuto in tempi non sospetti, come precursore, per fare sì che questo sogno per la sua squadra si realizzasse. Purtroppo i tempi non erano maturi, lui è stato un dirigente straordinario ed è sempre stato un passo avanti rispetto a tutti, sono davvero onorato di aver lavorato con un uomo che si è dimostrato un valore aggiunto per il club e per il calcio italiano.

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